Bocca d’Enza: maxi cantiere da 5,2 M per la sicurezza idraulica – DL a Binini Partners

È partito il maxi-cantiere da 5,2 milioni di euro per la sicurezza idraulica di Bocca d’Enza, a Sorbolo Mezzani, opera strategica per la bassa parmense, che interessa un territorio di oltre 4.000 ettari della bassa est parmense, dove risiedono circa 15.000 persone.
• Lo comunica la Regione Emilia-Romagna e il Presidente Stefano Bonaccini. Questa settimana Irene Priolo, assessore regionale alla Difesa del suolo, si è recata sul posto con il sindaco di Sorbolo Mezzani, Nicola Cesari, e al Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense, ente che curerà l’opera, Luigi Spinazzi.
• A Binini Partners è stata affidata la Direzione dei Lavori, che sono iniziati a fine ottobre di quest’anno e termineranno a ottobre 2021.

Si completa così la sistemazione idraulica del compartimento di Mezzani con l’adeguamento del Collettore Parmetta, fra la chiavica Balano e quella allo sbocco nel torrente Enza. I lavori prevedono l’abbassamento dei rilevati arginali attualmente esistenti di circa 1,75 metri e la risagomatura della strada che affianca il Mandracchio stesso in sinistra idraulica. La carreggiata sarà allargata fino a 6,50 metri e verrà realizzata a lato una pista ciclabile.

Il progetto – dichiara il presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – rappresenta l’azione tecnica più concreta per colmare il gap di difesa idraulica lamentato da questo territorio e soddisfare la richiesta della comunità e delle amministrazioni che si sono affidate al Consorzio per la progettazione e la realizzazione di un intervento risolutivo atteso da tempo”.

“Il maxi cantiere a Bocca d’Enza si iscrive in una strategia di prevenzione e di adattamento al cambiamento climatico che rientra pienamente nelle politiche regionali – conclude Irene Priolo, assessore regionale alla Difesa del suolo e presidente di AIPo – . Un’opera che si affianca a quelle già in corso a cura di AIPo per oltre un milione e mezzo di euro, a dimostrazione del grande investimento per la sicurezza di questo territorio. Un risultato possibile grazie alla collaborazione tra enti che si occupano della gestione del territorio: un modello da perseguire sempre più in futuro”.