Primari studi di design e architettura a livello mondiale uniti in una task force, promossa dal DesignTech Hub, insieme ad esperti e aziende di riferimento in diversi settori per superare l’emergenza e rilanciare l’economia.
Dopo due mesi di lockdown che hanno messo in discussione modelli consolidati di habitat, l’opportunità di trasformare il futuro del design e rilanciare l’economia, in un momento complicato per l’Italia e per il mondo intero a causa del protrarsi della crisi sanitaria, parte proprio da Milano grazie al progetto DesignTech, il primo Hub per l’innovazione tecnologica nel settore design che sorgerà nell’ambito di MIND Milano Innovation District. Ideato da Hi-Interiors, il DesignTech ha mobilitato un’ampia task force di settore per delineare i contorni del nuovo mondo in cui vivremo, coinvolgendo alcuni tra i più importanti studi di architettura e design nazionali e internazionali, al fianco di professionisti e aziende di riferimento nei rispettivi ambiti di attuazione, con l’obiettivo di consegnare alla società e alle istituzioni un documento programmatico per la ripartenza che sintetizza come il progetto, unito all’innovazione tecnologica, può svolgere un ruolo nel superamento della crisi sanitaria ed economica.
Un inedito “White Paper” sul ruolo del “Design After Covid 19”, sviluppato attraverso 13 tavoli di lavoro tematici composti da esperti e professionisti in più settori, uniti in uno sforzo corale per tracciare linee guida e spunti concreti per lo sviluppo – nel breve, medio e lungo termine – di possibili soluzioni che integrino design e tecnologia per trasformare i diversi spazi in cui la vita quotidiana riprenderà. Dal Real Estate all’Education, dall’abitare agli spazi ufficio, con la declinazione specifica del mondo delle banche, dai luoghi della salute ai ristoranti, dal mondo retail a quello dell’accoglienza, fino a un focus sulla mobilità, sulla social innovation e sulla supply chain, con attenzione particolare anche agli spazi pubblici.
“Data la centralità del ruolo del design nel dibattito pubblico sulla fase due, siamo stati chiamati in causa ad immaginare il futuro degli spazi per progettare rapidamente un ritorno in sicurezza in quella che sarà la nuova quotidianità – dichiara Ivan Tallarico, CEO di Hi-Interiors e promotore dell’iniziativa.
Con questa crisi, secondo Hi-Interiors, sono emerse talvolta in modo drammatico le criticità e i limiti di architetture, ambienti, e oggetti che in molti casi si sono rivelati del tutto inadeguati a fronteggiare avvenimenti che, sebbene imprevedibili in sé o nella loro portata, sicuramente riflettono i profondi cambiamenti che sempre più rapidamente il mondo sta subendo, e che sempre più avrà nel futuro. Gran parte dei quali causati dall’uomo, da modelli evidentemente ormai obsoleti. Si ha ora l’opportunità di stabilire le basi essenziali per modellare il futuro con una visione più consapevole, e per riscrivere gli spazi, gli ambienti e gli oggetti di domani in modo finalmente e realmente nuovo, migliorando il vivere quotidiano. Ma anche ripensare gli insediamenti umani rendendoli più funzionali, contemporanei, innovativi e umani, nonché trasformare questa crisi in un nuovo grande inizio per una cultura del progetto con una importante funzione sociale, salvifica, o comunque atta a contribuire significativamente al miglioramento del pianeta.
Tre le chiavi comuni che emergono relativamente all’approccio che il design dovrà assumere (oltre alle esigenze specifiche di ogni sua disciplina): sostenibilità, tecnologia, flessibilità. Il DesignTech è quindi al lavoro per consegnare quanto prima il White Paper al Sistema Italia, istituzioni e mondo imprenditoriale, elaborando contenuti e proposte che emergeranno dalla speciale task force distribuita sui seguenti tavoli di lavoro, ciascuno dei quali coordinato da uno degli studi o società aderenti:
1. Real Estate > Lendlease (coordinatore) + Giuseppe Tortato (di Giuseppe Tortato Architetti)
2. Living > Pininfarina
3. Office > DEGW Lombardini 22 (coordinatore) + Workitect
4. Healthcare > Binini Partners (coordinatore) + Centro Medico Santagostino
5. Restaurant > Maurizio Lai (di Lai Studio, coordinatore) + Paolo Barichella (di Food Lifestyle)
6. Retail > Piuarch
7. Banking > Matteo Belfiore (di MBA+D)
8. Hospitality > Zaha Hadid
9. Public Spaces > Progetto CMR
10. Mobility > MIC Mobility in Chain
11. Supply Chain > PwC
12. Education > School for Dreamers
13. Social Impact > PwC New Ventures
Il White Paper, disponibile a questo link, raccoglie i contributi di tutti gli studi di architettura e design coinvolti per proporre un outlook dello stato dell’arte, delle linee guida nel rapporto tra pubblico-privato e soprattutto soluzioni operative. Media partner dell’iniziativa e coordinatore dei contenuti del White Paper il team di PPAN comunicazione e networking per il costruito di Paola Pierotti e Andrea Nonni.
In questo senso il DesignTech Hub si candida a facilitare la collaborazione lungo tutta la catena del valore e a favorire lo sviluppo di programmi di open innovation, valorizzando le risorse di Milano e MIND, per startup che vogliono accelerare la loro crescita e aziende alla ricerca di innovazione.